Lo stabilimento di Viale Ciro Menotti a Modena, storica sede di Maserati da quasi 90 anni, diventa l’esclusivo palcoscenico per una importante consegna: l’ingegnere nucleare e imprenditore Jacques Sicotte, residente nel sud della Francia e proprietario di una collezione multimilionaria di auto d’epoca – tra cui l’iconica Maserati MC12 -, aggiunge una nuova gemma alla sua rinomata raccolta di oltre 60 rare vetture da collezione. Un esemplare di Maserati MCXtrema, erede della MC12, non poteva mancare all’interno dell’assortimento unico di questo amante dell’estetica e dell’adrenalina, ma anche grande appassionato del brivido della guida in pista. Il fortunato proprietario di una delle 62 “Belve”, ha potuto vedere per la prima volta la sua MCXtrema, nel contesto dello storico stabilimento, cuore pulsante di Maserati dove ogni sogno ha inizio: è stato un vero e proprio omaggio al DNA del Tridente, alla sua italianità e al suo Heritage straordinario.
L’unicità del luogo si rispecchia anche nell’esemplare di MCXtrema caratterizzato da una elegante livrea con una configurazione esclusiva. Partendo dal programma MCXlusiva, il cliente ha adattato la propria vettura ai propri desideri. Il Centro Stile Maserati ha proposto l’identità della livrea denominata “Corse”, simile a quella della MC12 Stradale, ulteriormente personalizzata con il numero fortunato del collezionista, il 77, sulla porta. Questa MCXtrema “veste”, infatti, un body color bicolore blu matte e bianco, con un imponente tridente dipinto a contrasto sul cofano e un chiaro richiamo all’Heritage sportivo di Maserati e all’iconica MC12, di cui un esemplare è già entrato a far parte della collezione di Sicotte.
Negli interni è un tripudio di color dark blu, mentre sono stati inseriti optional dedicati come il passager seat kit, la rearview camera e la telemetria. Ogni particolare crea, infatti, una “opera d’arte su ruote” progettata personalmente dal collezionista, in collaborazione con il team di designer Maserati.
MCXtrema, coniuga la tecnologia più all’avanguardia con l’artigianalità italiana, diventando l’emblema dell’innovazione automobilistica. Un modello in edizione limitata sviluppato per coloro che cercano l’emozione delle prestazioni in pista senza compromessi, unite a lusso distintivo.
In occasione dell’evento il cliente ha avuto anche l’indimenticabile occasione di ricevere la vettura direttamente dalle mani di Andrea Bertolini – Chief Test Driver Maserati e tra i piloti più vincenti nelle categorie GT con quattro titoli mondiali a bordo della gloriosa MC12 – che ha seguito l’intero processo di sviluppo della vettura, sin dalle prime fasi al simulatore dinamico.
Maserati MCXtrema: scatenare la bestia progettata per la pista MCXtrema, sviluppata per il solo utilizzo in pista e prodotta in 62 esemplari, è una vettura senza compromessi, nata per rompere gli schemi e creare nuovi paradigmi. Massima espressione del DNA Maserati e delle straordinarie prestazioni che caratterizzano l’intera produzione del marchio 100% italiano, la vettura è la più formidabile Maserati da pista grazie al motore V6 3,0 litri biturbo da 740 CV (540 kW) derivato dal rinomato Nettuno e rappresenta l’apice in termini di design, ingegneria e prestazioni.
MCXtrema ha beneficiato dell’attrezzatura più moderna e avanzata al mondo di cui dispone Maserati: un contributo fondamentale proviene dal team di Virtual Analysis, con la tecnologia all’avanguardia del simulatore dinamico, e dal team di Powertrain Calibration, incaricato della gestione dell’enorme potenza sviluppata dal motore Nettuno. Il lavoro virtuale effettuato con MCXtrema – circa 200 ore di guida al simulatore dinamico e 1000 ore di analisi virtuale per simulazioni di vario tipo – e il confronto con i feedback in pista, hanno permesso di realizzare una vettura che ad oggi è il miglior risultato di ingegneria avanzata e innovazione, dove il design perfetto plasmato dal Centro Stile Maserati converge con i requisiti ingegneristici di un’aerodinamica efficiente per ogni configurazione di pista.
I servizi esclusivi della MCXperience Maserati ha pensato di rendere ancora più peculiare l’universo dei possessori di MCXtrema con MCXperience, una customer experience pensata per offrire una serie di servizi riservati ai clienti della “Belva”: un club esclusivo, che permette di immergersi totalmente nel mondo racing Maserati, affiancati da piloti professionisti e dal servizio tecnico Maserati Corse Services.
Il cuore di questo programma è l’MCXperience Concierge, che offre ai proprietari l’opportunità di vivere giornate personalizzate di guida in pista e di usufruire di un’assistenza post-vendita dedicata. Per rendere l’esperienza ancora più entusiasmante, ogni MCXtrema viene consegnata con uno speciale kit da corsa. Sviluppato in collaborazione con Sparco, leader mondiale nell’equipaggiamento per gli sport motoristici, il kit unisce comfort e prestazioni di alto livello, consentendo ai piloti di entrare in contatto completo con il puro DNA racing della vettura.
Generali: ottimo avvio del piano “Lifetime Partner 27: Driving Excellence” guidato dai segmenti Danni, Vita e dall’Asset Management
I premi lordi raggiungono € 50,5 miliardi (+0,9%), grazie al forte sviluppo del segmento Danni (+7,6%)
Raccolta netta Vita molto positiva a € 6,3 miliardi grazie a tutte le linee di business, in particolare puro rischio e malattia, prodotti ibridi e unit-linked
Il Combined Ratio migliora significativamente a 91,0% (-1,4 p.p.); lo sviluppo del Combined Ratio non attualizzato si rafforza ulteriormente a 93,1% (-1,8 p.p.)
Risultato operativo in forte aumento a € 4,0 miliardi (+8,7%), grazie al contributo dei segmenti Danni, Vita e Asset Management
Utile netto normalizzato in crescita a € 2,2 miliardi (+10,4%) grazie all’ottima performance operativa del Gruppo; l’EPS normalizzato aumenta a € 1,47 (+12,5%)
Solida posizione di capitale, con il Solvency Ratio in crescita a 212% (210% FY2024) – grazie alla solida generazione normalizzata di capitale – che già comprende il lancio del buyback da € 500 milioni
Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “Gli eccellenti risultati del primo semestre confermano un ottimo avvio del piano strategico ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’ con una performance positiva del nostro business assicurativo e della nostra piattaforma globale di Asset Management. Il segmento Danni è cresciuto in maniera significativa in tutte le principali aree geografiche grazie al nostro focus nel massimizzare la crescita profittevole. Nel Vita la raccolta netta continua la sua traiettoria di crescita trainata dalle linee di business prioritarie. La nostra piattaforma di Asset Management ha inoltre registrato una solida performance, supportata dal contributo di Conning. Abbiamo raggiunto questi ottimi risultati grazie al grande impegno della nostra rete distributiva e di tutti i nostri colleghi. Proseguiremo in questa fase di crescita continuando a perseguire l’eccellenza, a essere il Partner di Vita dei nostri clienti, e a rafforzare le nostre competenze core e il modello operativo del Gruppo. Rimaniamo pienamente focalizzati sulle chiare priorità del nostro piano strategico, e continueremo a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.
Executive Summary
Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Generali, riunitosi sotto la presidenza di Andrea Sironi, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2025 del Gruppo Generali.
I premi lordi raggiungono € 50,5 miliardi (+0,9%), principalmente grazie alla crescita del segmento Danni.
La raccolta netta Vita si conferma positiva, a oltre € 6,3 miliardi, grazie a tutte le linee di business, in particolare la linea puro rischio e malattia, prodotti ibridi e unit-linked.
Il risultato operativo raggiunge una forte crescita pari a € 4.049 milioni (+8,7%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Danni, Vita e Asset Management, in linea con le priorità strategiche del piano “Lifetime Partner 27: Driving Excellence”. Il risultato operativo del segmento Danni cresce significativamente a € 2.046 milioni (+18,4%) con il Combined Ratio al 91,0% (-1,4 p.p.), che riflette principalmente il miglioramento della sinistralità corrente non attualizzata. Il risultato operativo Vita aumenta a € 2.016 milioni (+3,1%) e il valore della nuova produzione (NBV) si attesta a € 1.559 milioni (-2,0%). Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management è pari a € 560 milioni (-1,1%), supportato dalla solida performance dell’Asset Management (+11,7%) grazie al contributo di Conning Holdings Limited (CHL). Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività si attesta a € -280 milioni (€ -227 milioni 1H2024).
L’utile netto normalizzato2 cresce significativamente a € 2.237 milioni (+10,4%) grazie all’eccellente performance del risultato operativo del Gruppo. Il risultato netto del Gruppo cresce a € 2.152 milioni (+4,9%).
L’ EPS normalizzato aumenta a € 1,47, con una crescita del 12,5% rispetto a 1H2024.
Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a € 29,7 miliardi (-2,2%), riflettendo il risultato netto di periodo, il pagamento del dividendo 2024 e il piano di incentivazione a lungo termine eseguito nel 1H2025.
Il Contractual Service Margin (CSM) è in crescita a € 32,5 miliardi (€ 31,2 miliardi FY2024).
Gli Asset Under Management (AUM) complessivi del Gruppo si attestano a € 854,1 miliardi (-1,0% rispetto a FY2024).
Il Gruppo conferma la sua solida posizione patrimoniale, con il Solvency Ratio in crescita al 212% (210% FY2024), grazie alla solida generazione normalizzata di capitale, che già comprende il lancio del buyback da € 500 milioni.
Segmento Vita
Raccolta netta vita molto forte a € 6,3 miliardi (+25,2%)
Risultato operativo in crescita a € 2,0 miliardi (+3,1%)
New Business Margin a 5,12% (+0,15 p.p.)
I premi lordidel segmento Vita3 sono pari a € 31.762 milioni (-2,6%). La linea puro rischio e malattia conferma la solida traiettoria di crescita (+8,5%) in tutti i principali paesi. La linea risparmio ha registrato un andamento sostanzialmente stabile (+0,7%) mentre la linea prodotti ibridi e unit-linked (-9%) riflette il confronto con un primo semestre 2024 particolarmente positivo, durante il quale sono state attuate azioni commerciali mirate per sostenere la raccolta netta in Italia e Francia.
La raccolta netta Vita aumenta significativamente a € 6.345 milioni (+25,2%) trainata dalla crescita della linea risparmio, che migliora a € 1.050 milioni guidata da Asia, Italia e Germania. La linea puro rischio e malattia cresce a € 2.644 milioni riflettendo il miglioramento registrato in Asia e Italia. La raccolta netta della linea prodotti ibridi e unit-linked è pari a € 2.651 milioni.
La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri – PVNBP) si attesta a € 30,4 miliardi (-4,8%), riflettendo il confronto con volumi eccezionali raggiunti a 1H2024, che comprendono la notevole produzione in Cina – specialmente a 1Q2024 – un’elevata produzione in Italia e un andamento particolarmente forte del mercato in Francia.
Il valore della nuova produzione(NBV) è pari a € 1.559 milioni (-2,0%), dovuto a minori volumi, nonostante l’aumento della redditività. La redditività della nuova produzione sul PVNBP (New Business Margin) si attesta al 5,12% (+ 0,15 p.p.).
Il Contractual Service Margin Vita (CSM Vita) cresce a € 31,5 miliardi (€ 30,3 miliardi FY2024). Lo sviluppo positivo è principalmente attribuibile al contributo del New Business CSM Vita pari a € 1.501 milioni che, congiuntamente al ritorno atteso del CSM pari a € 721 milioni, più che compensa il rilascio del CSM Vita pari a € 1.569 milioni. Quest’ultimo rappresenta inoltre il principale contributo (circa il 78%) al risultato operativo, che aumenta a € 2.016 milioni (€ 1.955 milioni 1H2024).
Segmento Danni
Premi in aumento a € 18,8 miliardi (+7,6%)
Il Combined Ratio migliora sostanzialmente a 91,0% (-1,4 p.p.); il Combined ratio non attualizzato conferma il suo sviluppo positivo a 93,1% (-1,8 p.p.)
Risultato operativo in forte crescita a € 2,0 miliardi (+18,4%)
I premi lordi del segmento Danni sono in crescita a € 18,8 miliardi (+7,6%), spinti dalla performance di entrambe le linee di business. È in forte aumento la linea non auto (+7,6%), con una crescita diffusa nelle principali aree di operatività del Gruppo. La linea auto cresce del 7,3%, in particolare in Germania, Italia e CEE. Escludendo il contributo dell’Argentina, la raccolta della linea auto è in aumento del 5,2%. I premi di Europ Assistance aumentano del 13,9% guidati principalmente dal business viaggi USA, Francia e dalle nuove partnership.
Il Combined Ratio migliora sostanzialmente a 91,0% (92,4% 1H2024) riflettendo principalmente lo sviluppo positivo della sinistralità corrente non attualizzata, nonostante un minore beneficio derivante dall’attualizzazione della generazione corrente. Il combined ratio non attualizzato conferma il suo sviluppo positivo a 93,1% (94,9% 1H2024). La sinistralità corrente non attualizzata (catastrofi naturali escluse) risulta in miglioramento al 64,7% (66,4% 1H2024). L’expense ratio registra un lieve incremento e si attesta al 29,0% (28,8% 1H2024) riflettendo superiori costi di acquisizione.
Il risultato operativo è in forte crescita a € 2.046 milioni (€ 1.728 milioni 1H2024). Il risultato operativo dei servizi assicurativi aumenta a € 1.536 milioni (€ 1.204 milioni 1H2024).
Il risultato operativo degli investimenti è pari a € 510 milioni (€ 525 milioni 1H2024). La riduzione dei proventi operativi da investimenti è interamente attribuibile all’Argentina, riflettendo il rallentamento molto significativo dell’inflazione locale. Escludendo l’Argentina, i proventi operativi da investimenti sono stati pari a € 810 milioni (€ 767 milioni 1H2024), beneficiando di volumi più elevati e di rendimenti da reinvestimento superiori rispetto alle cedole in scadenza.
Segmento Asset & Wealth Management
Risultato operativo dell’Asset & Wealth Management a € 560 milioni (-1,1%)
Risultato operativo dell’Asset Management cresce a € 285 milioni (+11,7%)
Risultato operativo del gruppo Banca Generali si attesta a € 275 milioni (-11,6%)
Il risultato operativo dell’Asset Management ha registrato una solida crescita a € 285 milioni (+11,7%), anche grazie al contributo di CHL.
I ricavi operativi aumentano a € 710 milioni (+16,5%), grazie al contributo di CHL, al maggiore livello medio di AUM rispetto a 1H2024 e a un leggero incremento del margine medio delle commissioni. I costi operativi (+19,9%) riflettono il consolidamento di CHL e l’aumento dei costi del personale; escludendo CHL, l’aumento sarebbe del 2,6%.
Il risultato operativo del gruppo Banca Generali è pari a € 275 milioni (-11,6%) a causa della riduzione delle commissioni di performance pari a € 42 milioni (€ 94 milioni 1H2024). La raccolta netta totale di Banca Generali a 1H2025 si attesta a € 3,0 miliardi.
Il risultato netto normalizzato del segmento Asset Management cresce a € 163 milioni (+1,9%), influenzato anche da maggiori costi legati a integrazioni e operazioni di M&A e da altri elementi non ricorrenti del risultato non operativo.
Gli AUM gestiti dalle società di Asset Management sono pari a € 680 miliardi (-2,2% FY2024), l’andamento è interamente dovuto all’effetto del tasso di cambio, in particolare euro-dollaro. Gli AUM di parti terze gestiti dalle società di Asset Management si attestano a € 256 miliardi, includendo € 145 miliardi relativi a CHL. La raccolta netta da clienti terzi si attesta a € 3,6 miliardi.
Segmento Holding e Altre Attività
Risultato operativo si attesta a € -280 milioni
Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività si attesta a € -280 milioni (€ -227 milioni 1H2024).
Il risultato operativo delle Altre attività diminuisce a € 81 milioni (€ 110 milioni 1H2024), principalmente influenzato dal pagamento una tantum di exit tax per la chiusura di un’entità estera e da minori dividendi infragruppo. I costi operativi di holding crescono del 7,1% per effetto principalmente dell’aumento dei costi relativi a progetti ed iniziative strategiche.
Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo
Solida la posizione di capitale, con Solvency Ratio a 212% (210% FY2024)
Si conferma solida la generazione normalizzata di capitale, pari a € 2,3 miliardi
Il Gruppo conferma una solida posizione di capitale con il Solvency Ratio che si attesta al 212% (210% FY2024). L’incremento riflette il positivo contributo della generazione normalizzata di capitale (+9 p.p.) e l’impatto delle varianze economiche (+4 p.p., principalmente riconducibile alla contrazione degli spread sui titoli di Stato europei, alla crescita del mercato azionario quotato e al moderato aumento dei tassi d’interesse nell’area Euro). Tali effetti hanno più che compensato l’impatto dei cambi regolamentari (-2 p.p.), delle varianze non economiche (-3 p.p., principalmente a seguito dell’ottimizzazione dell’asset allocation in linea con il piano strategico, che ha comportato un incremento degli investimenti con maggiore assorbimento di SCR), delle operazioni di M&A (-1 p.p.) e dei movimenti di capitale (-5 p.p., che riflettono il dividendo di periodo e il programma di riacquisto di azioni proprie, al netto dell’emissione di debito subordinato completata nel secondo trimestre).
La generazione normalizzata di capitale, che include l’intero impatto del programma di acquisto di azioni proprie (buyback) al servizio del Long Term Incentive Plan di Gruppo (LTIP), si conferma solida a € 2,3 miliardi (€ 2,6 miliardi 1H2024), sostenuta dai segmenti Vita, Danni e Financials.
Il nuovo Pirelli P Zero si è dimostrato il migliore nella comparativa della rivista britannica Auto Express che ha messo a confronto 9 pneumatici estivi di altrettanti marchi, acquistati direttamente sul mercato. I test condotti hanno confermato le caratteristiche di performance e sicurezza annunciate al lancio del prodotto. In particolare, il nuovo Pirelli P Zero ha ottenuto il primo posto per la guida sul bagnato e sull’asciutto. Gli altri parametri valutati sono stati silenziosità, efficienza e costo. Per la quinta generazione del P Zero è una nuova affermazione dopo la vittoria nella comparativa della testata specializzata Tyre Reviews, pubblicata ad aprile.
I TEST DI AUTO EXPRESS
Sul bagnato, ambito a cui la rivista dedica particolare attenzione, il nuovo P Zero ha brillato per efficacia e sicurezza, ottenendo il miglior risultato in tenuta in curva e punteggi eccellenti anche in frenata e resistenza all’aquaplaning. Anche sull’asciutto si è dimostrato molto performante, con risultati di primo piano sia in maneggevolezza sia in frenata. Infine, nelle prove sul comfort acustico, che misurano il livello di rumore percepito da conducente e passeggeri su superfici lisce e ruvide, il nuovo P Zero ha fatto registrare un basso rumore di rotolamento. “La nuova versione del P Zero di Pirelli – scrive la rivista – ha ottenuto 3 primi posti, più di ogni altro pneumatico, ma ciò che lo rende speciale è che due di queste prestazioni al vertice sono state la maneggevolezza bagnato e sull’asciutto, il che dimostra padronanza di entrambe le condizioni”. Risultati resi possibili dai metodi di sviluppo innovativi: infatti, il salto di qualità di questa nuova generazione è stato consentito dall’impiego di sistemi di intelligenza artificiale e algoritmi proprietari sviluppati da Pirelli con i quali il team R&D ha individuato soluzioni all’avanguardia, raggiungendo una comprensione senza precedenti delle dinamiche di funzionamento del pneumatico. Fondamentali anche i test sui prototipi condotti con strumenti virtuali che consentono di raggiungere risultati superiori in minor tempo e con ridotto uso di prototipi fisici.
LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL NUOVO P ZERO
I principali punti di forza del nuovo P Zero, confermati anche dalla prova comparativa di Auto Express, sono performance e sicurezza, accompagnati da un handling ulteriormente perfezionato. Il lavoro di sviluppo si è focalizzato sulla struttura del pneumatico e sul disegno del battistrada, affinati grazie alla revisione delle scanalature e dell’impronta a terra, migliorando così l’aderenza in curva. Una distribuzione della pressione più uniforme favorisce una frenata più efficace e riduce l’usura, garantendo performance costanti per tutta la durata del pneumatico.
Da quarant’anni, Pirelli P Zero è il preferito dalle case automobilistiche premium e prestige, il modello campione di omologazioni e riferimento per prestazioni e sicurezza, oltre che il prodotto dove debuttano le più importanti tecnologie di Pirelli, come Elect nel 2019 e Cyber Tyre nel 2021.
Automobili Lamborghini chiude il primo semestre del 2025 con risultati finanziari solidi, che riflettono la resilienza dell’azienda in uno scenario geopolitico ed economico complesso. Il fatturato si attesta a 1,62 miliardi di euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il risultato operativo raggiunge i 431 milioni di euro, in lieve diminuzione principalmente a causa all’andamento sfavorevole dei tassi di cambio nel corso dell’ultimo trimestre. Nel primo semestre dell’anno Automobili Lamborghini ha raggiunto un nuovo traguardo nella sua storia, con 5.681 vetture consegnate. Si tratta del miglior risultato a livello di consegne mai ottenuto in un primo semestre, con un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini, dichiara: “I risultati di questi primi sei mesi del 2025 sono solidi nonostante l’instabilità economica e politica mondiale e confermano che la scelta di ibridizzare tutta la gamma sia quella giusta. Il successo di Revuelto e Urus SE dimostra che la nostra visione è condivisa dai clienti e ora attendiamo l’arrivo sul mercato di Temerario, a completamento della prima gamma totalmente ibrida del segmento”.
La profittabilità della Casa di Sant’Agata Bolognese si attesta ad un 26,6%, consolidando il percorso di crescita sostenibile e la creazione di valore per tutti i nostri stakeholders, anche in un momento di completo rinnovamento della gamma prodotto.
Paolo Poma, Managing Director & CFO di Automobili Lamborghini, afferma: “In un contesto complesso da un punto di vista macroeconomico e geopolitico come quello attuale, le performance finanziarie e di business del primo semestre 2025 dimostrano la resilienza costruita nel corso degli anni e confermano ancora una volta il posizionamento del brand tra i player principali del settore del lusso”.
A livello di distribuzione delle consegne nelle tre macroregioni, EMEA si conferma in testa con 2.708 vetture, seguita dalle Americhe con 1.732 unità e APAC con 1.241.
I risultati ottenuti nel primo semestre del 2025 testimoniano l’efficacia della visione industriale di Automobili Lamborghini, guidata dalla roadmap Direzione Cor Tauri. L’introduzione di una gamma completamente ibrida rappresenta un passaggio cruciale nel percorso evolutivo del marchio, accolto con entusiasmo dal mercato. A contribuire in modo determinante a questo successo sono Urus SE[1] e Revuelto[2], modelli che riflettono la capacità del brand di coniugare performance e innovazione in una nuova era di elettrificazione.
Prima supersportiva ibrida HPEV (High Performance Electrified Vehicle) nella storia di Automobili Lamborghini, Revuelto si distingue per un’architettura tecnica rivoluzionaria, un design d’avanguardia, aerodinamica a massima efficienza e un nuovo concetto di telaio in carbonio. I suoi 1.015 CV sono frutto della combinazione tra un motore V12 di nuova generazione, tre motori elettrici e un cambio a doppia frizione introdotto per la prima volta su una Lamborghini a dodici cilindri.
A completare l’offerta nella fascia alta della gamma è Urus SE, versione PHEV della Super SUV, equipaggiata con un powertrain ibrido da 800 CV. Caratterizzata da un design rinnovato, aerodinamica ottimizzata e una tecnologia di bordo evoluta, Urus SE migliora sensibilmente la Urus S in termini di comfort, efficienza, emissioni e piacere di guida. Grazie alla combinazione tra motore termico ed elettrico, offre valori record di coppia e potenza, mantenendo una versatilità che la rende unica nel segmento.
Si prepara invece a fare il suo ingresso sul mercato Temerario[3], la nuova supersportiva ibrida V8 HPEV, una fuoriclasse che amplia e rafforza l’evoluzione della gamma della Casa di Sant’Agata Bolognese. Il recente debutto all’Autódromo Fernanda Pires da Silva di Estoril ne ha confermato le doti straordinarie in pista, anticipando il carattere di una vettura pensata per distinguersi. Con le prime consegne previste ad inizio del prossimo anno, si appresta a entrare in scena un modello che segna un ulteriore passaggio nell’evoluzione del brand, espressione concreta della nuova fase che Automobili Lamborghini sta attraversando.
Un successo dal respiro globale, quello di Automobili Lamborghini, che partendo dallo stabilimento di Sant’Agata Bolognese continua a esportare l’eccellenza del Made in Italy nel mondo attraverso un marchio apprezzato e riconosciuto a livello internazionale.
[1] Urus SE: Consumo energetico combinato: 39,5 kWh/100 Km più 5,71 l/100km; Emissioni CO2 combinate: 140 g/km; Classe efficienza emissioni CO2 combinate: E; Classe CO2 con batteria scarica: G; Consumo carburante combinato con batteria scarica: 12,9 l/100km
[2] Revuelto: Consumo energetico combinato: 10,1 kWh/100 Km più 11,86 l/100km; Emissioni CO2 combinate: 276 g/km; Classe efficienza emissioni CO2 combinate: G; Classe CO2 con batteria scarica: G; Consumo carburante combinato con batteria scarica: 17,8 l/100km
[3] Temerario: Consumo energetico combinato: 26,8 kWh/100 Km più 11,2 l/100km; Emissioni CO2 combinate: 272 g/km; Classe efficienza emissioni CO2 combinate: G; Classe CO2 con batteria scarica: G; Consumo carburante combinato con batteria scarica: 14 l/100km
Exor ha venduto Iveco agli indiani di Tata Motors e Iveco Defence Vehicles al Gruppo Leonardo. Continua la cessione dei gioielli di famiglia del settore automotive di proprietà degli eredi di Giovanni Agnelli. Dopo FCA, Magneti Marelli e Comau adesso anche Iveco è stata ceduta in blocco: la parte relativa ai veicoli industriali è andata all’indiana Tata Motors per 3.8 miliardi di euro. Mentre tutto ciò che riguarda le attività militari dell’IDV – Iveco Defence Vehicles è stata ceduta per 1.7 miliardi di euro al Gruppo Leonardo (Finmeccanica). Un altro scippo perpetuato dagli Elkann e grossi punti interrogativi restano sul futuro produttivo in Italia dell’Iveco targata TATA Motors.
Qualche giorno fa il top manager italiano Luca De Meo ha rassegnato le sue dimissioni da Amministratore Delegato del Gruppo Renault che ha diretto in questi cinque anni in modo brillante ed impeccabile. Uno dei pochi manager appassionato di automobili che dovunque sia andato ha lasciato un ottimo segno: Renault, Toyota Motor Europe, Gruppo Fiat e Volkswagen Group. Ha supportato il lancio della Renault Clio I e della Toyota Yaris nel 1999. Ha lavorato a stretto contatto con Luca di Montezemolo e Sergio Marchionne e ha ridato speranza ai marchi italiani lanciando vetture di successo come Fiat Grande Punto, Fiat Bravo, Fiat 500, Lancia Musa, Lancia Ypsilon II, Fiat Sedici, Alfa MiTo e Alfa Giulietta. Nel 2009 è passato al Gruppo VW assumendo la responsabilità del brand Volkswagen. Ha proseguito la sua carriera nel gruppo, lavorando in Audi sempre nell’ambito vendite e marketing. Dal 2015 al 2020 ha assunto la guida di SEAT, e durante il suo mandato ha contribuito al rilancio del marchio Cupra, un brand sportivo e dinamico.
Una carriera manageriale interamente realizzata nell’automotive e da Presidente dell’ACEA ha chiesto a più riprese alla UE di rivedere la sua strategia di m/l termine nel settore auto. In particolare ha posto il focus sul non puntare in futuro solo sulle auto elettriche e ha posto quesiti su quale competizione ci sarà con Cina e Stati Uniti. Un’altra voce autorevole inascoltata. Le sue dimissioni hanno generato a tutti gli operatori del settore automotive un gran sconforto. Ha sempre evidenziato la necessità di un approccio strategico, piuttosto che esclusivamente regolamentare, per affrontare la concorrenza globale e per sostenere la creazione di valore e posti di lavoro in Europa. Cosa hanno veramente in mente a Bruxelles sul futuro industriale del Vecchio Continente? Che modello di sviluppo futuro ci vorranno imporre? Nel frattempo l’imposizione di questa transizione green sta creando macelleria sociale in tutti gli anelli dell’indotto: progettazione, produzione e rete distributiva. Dove andremo a finire?
Antonio Filosa è stato nominato nuovo CEO del Gruppo Stellantis, il suo ruolo sarà operativo dal 23 giugno 2025. Dovrà gestire una eredità pesante lasciata da Tavares e tutt’altro che esaltante per la gestione dei marchi FCA ( Abarth, Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, RAM, Dodge e Chrysler). Classe 1973, napoletano di origine, laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano ed una esperienza manageriale di peso in FCA e Stellantis in Nord e Sud America.
E’ stato uno dei delfini di Sergio Marchionne scomparso prematuramente nel 2018. Sia lui che Luca De Meo (oggi AD del Gruppo Renault) e Alfredo Altavilla ( oggi special Advisor di BYD Europe) vengono dalla stessa azienda e sono nei posti chiave di questi tre costruttori. Davanti a loro le sfide da gestire sono enormi. Ma tornando in casa Stellantis gli interrogativi dagli operatori del settore ( e non solo) restano sempre i medesimi:
quale ruolo effettivo ci sarà per gli stabilimenti italiani?
quale piano di rilancio vuole realizzare per dare slancio a Maserati e Alfa Romeo? Tavares ha quasi ucciso i due marchi e vanno lanciati modelli freschi per ogni segmento di mercato ripristinando l’adozione della tecnologia FCA e non PSA. In un grande gruppo occorre diversificare le identità dei marchi in maniera intelligente.
stravolgerà il Piano Prodotti dei marchi italiani riabilitando il know-how FCA per i nuovi modelli?
l’auspicio è che venga ricreata una vera gamma per il marchio Fiat e Lancia, rimarchiare pianali PSA non è la strategia vincente.
l’auspicio è che venga lanciato sul mercato europeo anche un brand low-cost. In casa c’è sempre Innocenti oppure Autobianchi e la tecnologia per riprendersi il segmento B in tempi brevi;
che politica di prodotto vogliono attuare nel mercato EMEA e nello specifico nel maturo mercato europeo? I costruttori cinesi stanno lentamente entrando e vanno arginati prima che sia troppo tardi. Non si può ragionare solo in logica globale ma entrando nel vivo di ogni mercato regionale e rivedere la gamma dei modelli e delle motorizzazioni da offrire alla clientela. Luca De Meo ci ha dimostrato che un costruttore europeo (Renault) può vendere nel mercato continentale vetture Ren-Dacia con motorizzazione bi-fuel benzina/gpl. La ex FCA aveva i motori della famiglia FIRE con cilindrata 1.2 e 1.4 b/gpl. Non è mai troppo tardi per rivedere le scelte;
occorre pressare con l’associazione di categoria ACEA il Parlamento Europeo per far rivedere profondamente la politica delle emissioni inquinanti sui motori termici. I costi sociali della c.d. transizione ecologica stanno cominciando a esplodere in Italia, Francia, Spagna, Germania, Belgio ed Austria;
Maserati fornirà la Safety Car e la Leading Car ufficiali per tutta la stagione 2025 del GT World Challenge Europe powered by AWS, grazie a un nuovo accordo tra la Casa automobilistica e SRO Motorsports Group.
Una Maserati GT2 Stradale, la versione omologata per la strada della competitiva vettura da corsa GT2 del Tridente, sarà incaricata dell’importante funzione di Safety Car. Grazie, infatti, alla straordinaria potenza del motore V6 Nettuno, la GT2 Stradale raggiunge i 100 km/h in soli 2,8 secondi, con una velocità massima di 324 km/h.
Caratterizzata da un’’elegante livrea in Nero Pastello, Maserati GT2 Stradale offrirà sicurezza e stile quando, durante questa stagione, entrerà a far parte del GT World Challenge Europe. Maserati GT2 Stradale sarà affiancata da una MC20, scelta come Leading Car per questa stagione. Dotata di un cambio a doppia frizione a otto velocità e di un’aerodinamica fluida e innovativa, sfoggerà un’accattivante tinta carrozzeria color Bianco Pastello.
Il nuovo accordo rafforza ulteriormente i legami tra Maserati e SRO Motorsports Group. Maserati è da sempre sinonimo di eccellenza grazie a vetture da competizione come la gloriosa MC12, che collezionò grandi successi durante l’era GT1. Più recentemente, la Maserati GT2 ha riportato il Marchio sulla scena internazionale delle auto sportive partecipando alla GT2 European Series powered by Pirelli e imponendosi immediatamente come vettura vincente.
La stagione 2025 del GT World Challenge Europe powered by AWS prenderà il via questo fine settimana (12/13 aprile) sul circuito francese di Paul Ricard, dove sabato, dalle 18:00 CEST, si svolgerà una gara di sei ore della Endurance Cup. Oltre a svolgere il ruolo di Safety Car e Leading Car, Maserati sarà presente in pista anche nell’ambito della GT2 Europe partecipando sia alla classe Pro-Am che alla classe Am.
Dal debutto in Formula 1 con Ferrari alle vittorie storiche in MotoGP e a Le Mans, Brembo rende omaggio a 50 anni di traguardi tecnologici e sportivi nelle competizioni più prestigiose del mondo
Brembo festeggia 50 anni di successi e di innovazioni nel mondo del Motorsport. Per celebrare questo importante traguardo, l’azienda ha in programma una serie di eventi e iniziative speciali che si svolgeranno nel corso dell’anno. Questi momenti imperdibili saranno dedicati a raccontare una storia straordinaria di passione e innovazione, portando in primo piano l’impegno costante verso l’eccellenza nelle competizioni a due e a quattro ruote. “Siamo orgogliosi di celebrare questo anniversario nel mondo delle corse” ha dichiarato Matteo Tiraboschi, Presidente Esecutivo di Brembo. “Grazie a 50 anni di esperienza ai massimi livelli, oggi tutti i team di Formula 1 e MotoGP scelgono Brembo. I dati raccolti dai nostri ingegneri dimostrano che spesso il vincitore non è chi va più veloce, ma chi frena meglio”.
50 anni di innovazioni e leadership nel Motorsport La storia di Brembo nelle competizioni Motorsport può essere paragonata a una favola, composta da 50 capitoli, in cui l’azienda ha sempre lasciato il segno. L’anno più importante è il 1975, quando Brembo fornisce i primi dischi in ghisa in Formula 1 a Scuderia Ferrari. Proprio quell’anno, è Niki Lauda a bordo della storica 312 T a riportare a Maranello il titolo piloti, dopo 11 anni. Nel 1976, l’azienda entra anche nelle competizioni a due ruote, fornendo le pinze freno al Team Suzuki-Gallina che vincerà la prima gara già nel 1978 – nella classe 500, poi diventata MotoGP. Gli anni ’80 sono un periodo di grande fermento e innovazione, in cui Brembo introduce in Formula 1 la prima pinza ad attacco radiale a 4 pistoni e ottiene il suo primo brevetto per la pompa radiale nella classe 500. Ma non si ferma qui: l’azienda fa il suo ingresso in altri prestigiosi campionati motoristici, come il WSBK nel 1988, la 24 Ore di Le Mans e la IndyCar nel 1989. Negli anni ’90, gli ingegneri Brembo continuano a spingersi oltre i limiti della tecnologia. Per le motociclette, disegnano infatti la prima pinza monoblocco – ricavata da un unico blocco di alluminio – per il team Honda, classe 500 e sviluppano una pompa freno posteriore azionata con il pollice, creata appositamente per il campione Mick Doohan e successivamente adottata da molti altri grandi piloti. Dal 1995, Brembo domina la scena, vincendo tutte le gare della classe 500 e, in seguito, della MotoGP. Infine, a fine decennio, Brembo introduce i primi dischi in carbonio in Formula 1, consolidando la sua leadership.
Un nuovo millennio, nuovi successi Con il nuovo millennio, Brembo continua a innovare e a espandersi. L’azienda diventa protagonista in campionati come i Mondiali di Motocross ed Enduro e introduce nel 2014 il Brake by Wire in Formula 1. Inoltre, nel 2011 diventa fornitore unico dell’Indycar, nel 2016 fornitore di tutti i team MotoGP e nel 2022 fornitore, con le pinze, di tutti i dieci team di Formula 1, di cui nove forniti da Brembo e uno fornito da AP Racing, azienda con sede nel Regno Unito ma che fa parte del Gruppo. Tra il 2018 e il 2019, Brembo diventa l’unico fornitore di impianti frenanti per i due principali campionati Motorsport elettrici: Formula E e Moto E. Nel 2024, l’azienda celebra un record senza precedenti: oltre 700 titoli mondiali vinti nelle principali competizioni.
Brembo e i grandi campioni Nel corso degli anni, Brembo ha accompagnato numerosi piloti e team verso traguardi storici. Tra le tante “prime volte” spiccano quella del 15 maggio 2016, quando Max Verstappen diventa il più giovane vincitore di un Gran Premio di Formula 1 con freni Brembo, e quella del 21 aprile 2013, con Marc Márquez che conquista la sua prima vittoria in MotoGP, in sella a una moto dotata di freni Brembo. Andando indietro negli anni, è doveroso ricordare Valentino Rossi, 9 mondiali vinti, tutti con impianto frenante Brembo, mentre nell’ottobre 2000 Michael Schumacher riporta in casa Ferrari il titolo mondiale di Formula 1 dopo 21 anni, affidandosi totalmente alle componenti frenanti dell’azienda. Dai 6 mondiali consecutivi di Jonathan Rea in WorldSBK ai 9 di Tony Cairoli nel Motocross e alle due vittorie consecutive nella categoria Hypercar della 24 Ore di Le Mans nel 2023 e nel 2024, Brembo continua a essere protagonista di gloriosi traguardi in molteplici competizioni motoristiche delle due e quattro ruote.
Una leadership globale con radici italiane Oltre a una storia di trionfi sportivi, Brembo ha saputo crescere come gruppo globale, acquisendo aziende di prestigio come Marchesini, AP Racing, SBS Friction, J.Juan e la neo-arrivata Öhlins, leader nelle sospensioni per le corse, nel primo equipaggiamento e nell’aftermarket a due e quattro ruote. Il processo di espansione del Gruppo, negli anni, lo porta a ricoprire oggi una duplice posizione: leader nel settore delle competizioni motoristiche e Solution Provider per tutti i clienti e le squadre equipaggiate. Brembo, fondata nel 1961 a Paladina (BG), è oggi un’azienda globale, con cuore italiano. In oltre 60 anni di storia, l’azienda ha sempre coltivato valori quali passione, performance e innovazione. Virtù che oggi, nell’anno di celebrazione dei 50 anni nell’universo Racing, fanno di Brembo un’eccellenza del Made in Italy nel mondo, ma sempre in grado di mantenere un forte legame con il suo territorio.
Un nuovo logo per un anniversario speciale L’anno di celebrazioni sarà accompagnato da un nuovo logo, dedicato appositamente alla ricorrenza dei 50 anni di Brembo nel mondo Racing: un lettering identificativo, focalizzato sul numero, semplice, ma in grado di generare un significato immediato
In data 17 aprile 2025 nello stabilimento “Giambattista Vico” di Stellantis, ubicato a Pomigliano d’Arco (Napoli) e fiore all’occhiello del sistema industriale italiano, è stata prodotta l’Alfa Romeo Tonale numero 100.000. L’esemplare è una versione Sprint di colore Rosso Alfa e destinata al mercato italiano. Il traguardo produttivo certifica il successo del modello globale, che ha segnato l’ingresso del brand Alfa Romeo nella nuova era dell’elettrificazione, pur rimanendo fedele al proprio DNA sportivo. Lanciato nel 2022, infatti, Tonale è caratterizzato da un design iconico spiccatamente Alfa Romeo, che coniuga proporzioni equilibrate, cura del dettaglio e tecnologie all’avanguardia, e da una gamma di motorizzazioni ibride ed ibride plug-in , pensate per garantire efficienza senza rinunciare alle prestazioni tipiche del brand. Progettata, disegnata e sviluppata in Italia, la Tonale è prodotta nello stabilimento campano “Giambattista Vico” su una linea di assemblaggio dedicata e altamente automatizzata, che assicura il massimo livello di qualità oggi raggiungibile. Commercializzato con successo in tutto il mondo, infine, il modello è stato accolto con entusiasmo dalla critica internazionale, come dimostrano i numerosi premi assegnateli in questi anni.
Il modello in sintesi Il suo design, inconfondibilmente italiano, trova un corrispettivo nella tecnologia da primato e nella connettività ai massimi livelli, come dimostra l’interfaccia completamente digitale degli interni, che combina il quadro strumenti Cannocchiale da 12,3” riconfigurabile e il sistema di infotainment di ultima generazione con display touch da 10,25”. Inoltre, per Tonale, Alfa Romeo ha concepito soluzioni tecniche uniche ed esclusive per offrire al cliente un’esperienza di guida in linea con il DNA del marchio, in cui la meticolosa cura dei dettagli sposa la ricerca continua della più elevata qualità. Attualmente, la gamma si articola su tre allestimenti – Sprint, Veloce e intensa – e una gamma motorizzazioni estremamente completa: Ibrida Plug-In Q4 da 280 CV con cambio automatico a 6 rapporti; Ibrida da 160 CV con tecnologia VGT (Variable Geometry Turbine) e cambio automatico a doppia frizione a 7 marce; e Turbo Diesel da 130 CV con cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti. Insomma, l’offerta di Tonale è davvero completa per incontrare le necessità di ogni cliente. Un cenno particolare merita la nuova serie speciale intensa, declinata sull’intera gamma Alfa Romeo, che è caratterizzata da esclusivi interventi di design volti a celebrare l’identità di un marchio dall’attitudine forte, audace, viscerale. In particolare, la nuova versione top di gamma Tonale intensa si distingue per lo stile sportivo con i nuovi cerchi in lega da 20″ dal design specifico e caratterizzati da dettagli oro chiaro e finiture Dark Miron. Gli interni, esclusivi e raffinati, offrono sedili in Alcantara nera con impunture color cuoio, plancia rivestita in Alcantara e volante in pelle bicolore. La dotazione di serie è tra le più complete del segmento, come dimostrano le sospensioni a controllo elettronico, il sistema di guida assistita di livello 2 e l’esclusivo impianto audio Harman Kardon da 470 W con 14 altoparlanti e subwoofer.
Prodotta in Italia a Pomigliano d’Arco Alfa Romeo Tonale è realizzata nel rinnovato stabilimento “Giambattista Vico” di Stellantis ubicato a Pomigliano d’Arco (Napoli) – una delle realtà produttive più avanzate del Gruppo – su una linea di produzione rinnovata e dedicata al nuovo modello Alfa Romeo, con una modernissima unità di assemblaggio creata appositamente. Progettato nel 1968 dall’Alfa Romeo e operativo dal 1972, il sito industriale ha prodotto finora oltre 5 milioni di vetture e conquistato numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali l’Automotive Lean Production awards come miglior stabilimento d’Europa. Inoltre, nel 2021 è stato oggetto di un profondo rinnovamento per affrontare le sfide del futuro, come dimostra l’adozione delle tecnologie più innovative per la creazione di vetture ibride, la tutela e la formazione delle persone e il rispetto dell’ambiente.
Tonale, il C-SUV che ha conquistato la critica internazionale Alfa Romeo Tonale ha conquistato il favore di pubblico e critica a livello internazionale, ricevendo prestigiosi riconoscimenti che ne confermano il valore progettuale, stilistico e tecnologico. Appena lanciata è stata eletta “Auto Europa 2023” dalla UIGA e “Novità dell’Anno 2023” dalla rivista Quattroruote, per poi distinguersi anche nel panorama globale. Ad esempio, negli Stati Uniti, il famoso Green Car Journal le ha attribuito il titolo di “Green SUV of the Year™ 2024”, premiando la sua combinazione di sostenibilità e prestazioni. In Germania, poi, ha trionfato ai “Family Car of the Year” Awards 2024, vincendo in due categorie grazie al voto dei lettori della rivista AUTO Straßenverkehr. E sempre in Germania, la rivista “auto motor und sport” ha giudicato Tonale miglior veicolo d’importazione nella categoria “SUV Compatti/Fuoristrada” nell’ambito dei Best Cars 2025. Anche in America Latina, il design italiano ha lasciato il segno: lo scorso gennaio, in Cile, Tonale ha conquistato il premio “The Best Design 2025”, rafforzando il suo ruolo di riferimento tra i SUV premium a livello mondiale.